L’attuale cinta muraria di Verona venne costruita tra 1324 e il 1326 grazie a Cangrande della Scala, che raddoppiò la città medievale allora esistente, affinché fosse una delle maggiori del nord Italia.
Questa idea magnifica di Verona come capitale svanì con la caduta della signoria scaligera, ma il grande perimetro urbano rimase inalterato nei secoli.
Fu sotto il dominio della Repubblica di Venezia nel XVI secolo che importanti ingegneri e architetti militari, come Michele Sanmicheli, rifecero una parte delle mura scaligere trasformandole in bastioni, con l’obiettivo di renderli più resistenti alle nuove armi da fuoco.
In questo periodo furono costruite anche le diverse “porte” prendendo ispirazione dal mondo classico. Basti pensare alle splendide architetture che caratterizzano Porta Nuova e Porta Palio.
A partire dal 1833, il governo degli Asburgo incaricò Franz von Scholl, ufficiale e ingegnere tedesco addetto alle fortificazioni, di adeguare e rinforzare ulteriormente le difese di Verona.
Il limite delle città rimaneva il medesimo, ma il segno inconfondibile delle pareti ad opus poligonale asburgiche si andava ad integrare alla cortina delle mura trecentesche, conservata nella linea collinare, e alle fortificazioni venete di pianura (rondelle e bastioni pentagonali).
Il 30 novembre 2000 Verona è stata proclamata “World Heritage Site”, sottolineando l’unicità di questa cinta muraria magistrale quale espressione del criterio IV di iscrizione alla lista del patrimonio mondiale:
«Verona rappresenta in modo eccezionale il concetto della città fortificata in più tappe caratteristico della storia europea».
In questi ultimi anni, il percorso di 11 km di mura tra la collina e il piano è stato oggetto di tutela e di valorizzazione.
Sono state inoltre messe in atto numerose iniziative per “restituire” gli spazi delle mura ai cittadini, favorendone la fruizione anche ai turisti.
Alcuni esempi sono il MuraFestival, manifestazione che durante i mesi estivi anima i bastioni e Tramonti UNESCO, passeggiate guidate serali verso la cinta di collina in programma da giugno a settembre.
Si aggiungono ora le attività previste all’interno del progetto naturAzioni, volte alla valorizzazione della cinta muraria sia attraverso opere di ripristino che mediante l’organizzazione di passeggiate storico-naturalistiche aperte alla cittadinanza.
Lo scorso 25 luglio infatti, con la collaborazione delle associazioni partner, numerosi cittadini hanno potuto apprezzare il suggestivo percorso che da Porta Vescovo conduce alla Batteria di Scarpa ed entrare nella casamatta, aperta per l’occasione.
📷 Visita la nostra pagina Facebook per vedere alcune scatti della passeggiate del 25 luglio.